È estate e cosa c’è di più rinfrescante di una buona anguria? Le angurie (o cocomeri) sono uno dei frutti tipici di questa stagione. Ma fanno davvero bene alla salute? Scopriamolo insieme in questo articolo!
Proprietà nutrizionali dell'anguria
L’anguria, nota anche come cocomero in molte regioni italiane, è un frutto appartenente alla famiglia delle Cucurbitaceae. È composta per circa il 92% da acqua, caratteristica che la rende particolarmente dissetante e indicata per affrontare la calura estiva. La sua polpa, dolce e succosa, ha un apporto calorico molto basso: circa 30 kcal per 100 grammi, il che la rende particolarmente adatta anche a chi segue regimi ipocalorici.
Dal punto di vista nutrizionale, l’anguria contiene una buona quantità di vitamina C, importante per il sistema immunitario e per la protezione delle cellule dallo stress ossidativo. Presenta anche vitamine del gruppo B, in particolare B1 (tiamina) e B6 (piridossina), e una piccola quantità di vitamina A sotto forma di beta-carotene, utile per la salute della pelle e della vista.
Tra i minerali presenti, spiccano il potassio – essenziale per la funzione muscolare e per il mantenimento della pressione sanguigna – e il magnesio, coinvolto in numerosi processi biochimici. Inoltre, l’anguria è una fonte naturale di licopene, un carotenoide con forti proprietà antiossidanti, responsabile anche del colore rosso della sua polpa.
Anguria (o cocomero): quali sono i benefici?
Indipendentemente dal nome con cui è conosciuta nelle diverse regioni d’Italia, l’anguria è un vero concentrato di benefici per la salute. Grazie al suo elevato contenuto di acqua e al basso contenuto di zuccheri (rispetto ad altri frutti), contribuisce all’idratazione quotidiana e favorisce la diuresi, aiutando a eliminare le tossine in eccesso.
Come appena visto, il licopene contenuto nella polpa rossa dell’anguria è un potente antiossidante. Numerosi studi hanno suggerito che il licopene possa avere effetti protettivi contro alcune forme di tumore, in particolare quello alla prostata, e che sia utile per il benessere del sistema cardiovascolare. Questo carotenoide, inoltre, protegge le cellule dallo stress ossidativo causato dai radicali liberi, contribuendo a rallentare l’invecchiamento cellulare.
Il contenuto di citrullina, un amminoacido non essenziale presente soprattutto nella parte bianca tra la buccia e la polpa, è un altro elemento benefico. La citrullina, una volta metabolizzata in arginina, favorisce la produzione di ossido nitrico, una sostanza che dilata i vasi sanguigni, migliorando la circolazione sanguigna e contribuendo al controllo della pressione arteriosa.
L’anguria è quindi particolarmente indicata per chi soffre di ritenzione idrica, per chi ha bisogno di un’idratazione extra (come gli sportivi) e in generale per chi vuole inserire nella dieta un alimento fresco, leggero e benefico.
I semi dell'anguria fanno bene?
Secondo la tradizione, i semi dell’anguria venivano scartati, considerati fastidiosi o poco digeribili. Tuttavia, negli ultimi anni è cresciuto l’interesse per le loro proprietà nutrizionali, tanto che in alcune culture asiatiche e africane i semi vengono consumati regolarmente, anche tostati.
I semi di anguria sono ricchi di proteine (circa il 30-35% del loro peso), fibre e grassi buoni, in particolare acidi grassi monoinsaturi e polinsaturi. Contengono anche una buona quantità di magnesio, zinco, ferro e acido folico, rendendoli potenzialmente utili per la salute del cuore, del sistema immunitario e per la produzione di globuli rossi.
Una nota importante riguarda la forma in cui vengono consumati. Masticare i semi crudi talvolta può risultare difficile e non sempre l’organismo riesce ad assimilarne correttamente i nutrienti. Per questo motivo, la tostatura o la macinazione dei semi può migliorarne la digeribilità e l’assimilazione dei principi attivi.
Inoltre, sono privi di colesterolo e hanno un basso contenuto di carboidrati, caratteristiche che li rendono uno snack salutare, se consumato con moderazione. Tuttavia, se soffri di problemi gastrointestinali potresti trovare difficile la digestione dei semi, quindi è sempre consigliabile fare attenzione alle proprie reazioni individuali.
Controindicazioni dell'anguria
Nonostante i numerosi benefici, l’anguria non è priva di controindicazioni. Prima di tutto, a causa dell’elevato contenuto di acqua, può causare gonfiore addominale e sensazione di pesantezza, soprattutto se consumata in grandi quantità o troppo velocemente. Inoltre, essendo un frutto ad azione diuretica, un consumo eccessivo potrebbe portare a una perdita eccessiva di liquidi e sali minerali, soprattutto se combinato con altre sostanze diuretiche.
Dal punto di vista glicemico, l’anguria ha un indice glicemico relativamente alto, anche se il carico glicemico resta contenuto grazie al basso contenuto di zuccheri. Tuttavia, i soggetti diabetici dovrebbero consumarla con moderazione, preferibilmente in associazione ad altri alimenti per attenuarne l’effetto sulla glicemia.
Inoltre, per chi soffre di sindrome dell’intestino irritabile (IBS), l’anguria può causare fermentazioni intestinali, essendo ricca di FODMAP (carboidrati a catena corta poco assorbiti). È quindi consigliabile introdurla gradualmente nella dieta e valutarne la tollerabilità individuale.
Infine, va ricordato che il consumo di anguria ben refrigerata, soprattutto in estate, può provocare congestione se ingerita rapidamente, specialmente a stomaco vuoto o dopo un pasto abbondante. È preferibile mangiarla lentamente e a temperatura ambiente per evitare effetti indesiderati.
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