Non c’è da meravigliarsi del fatto che i gatti - insieme ai cani - siano gli animali domestici più diffusi in tutto il mondo: sono misteriosi e affascinanti, in grado di regalarci dei momenti di dolcezza, coccole e divertimento. Anche se talvolta esagerano con la vivacità (soprattutto quando sono cuccioli) combinando qualche pasticcio in casa, sono errori perdonabili per i nostri compagni di vita quotidiana.
Il sogno di ogni padrone è quello di capire cosa il proprio gatto voglia comunicare attraverso suoni, miagolii e movimenti corporei: purtroppo, interpretare i loro segnali non è così semplice, perché le reazioni e i comportamenti ad uno stesso stimolo potrebbero essere differenti a seconda del felino che li compie. Tuttavia, ci sono dei gesti più facilmente decodificabili i quali, una volta compresi, ti permetteranno di instaurare un rapporto ancora più empatico con il tuo gatto.
Cosa significano i gesti del Gatto
Comprendere il linguaggio del proprio gatto assicurerà un legame ancora più intenso tra padrone e animale domestico. Moltissime volte chi vive con un amico a quattro zampe avrà pensato o detto “Al mio gatto manca solo la parola”: in realtà non c’è bisogno della parola, in quanto il suo linguaggio non verbale riesce a comunicare i suoi stati d’animo o le sue necessità. Ecco alcuni segnali prodotti dal tuo amico felino che ti faranno capire qualcosa in più su di lui:
- Fusa: queste intense vibrazioni sono associate al piacere che il gatto prova quando riceve le carezze del proprio padrone e, per questo, è l’atteggiamento che più soddisfa i proprietari. Le fusa possono avere vari significati, dunque cerca di osservare e di ascoltare il tuo cucciolo: se sono forti ed irregolari, significa che è contento di vederti; se invece sono ripetitive e deboli, probabilmente il tuo micio è annoiato o semplicemente stanco; se invece il gatto fa le fusa senza alcun motivo o sembra apatico, è possibile che stia sentendo dolore.
- Gonfiare il pelo: quando il gatto gonfia il pelo della schiena e della coda, significa che si sente in pericolo, ha paura e si vuole difendere. Questo comportamento può verificarsi anche nell’ambiente domestico, magari mentre sta giocando con il suo padrone. Se non è accompagnato da modi aggressivi - come graffi o morsi - non temere: probabilmente il tuo micio è solo spaventato.
- Strusciarsi sulle gambe: i gatti si strusciano addosso al proprio padrone per acquisire il suo odore. Si tratta di un atteggiamento molto dolce e affettuoso da parte del tuo amico a quattro zampe, che usa i profumi per delimitare la propria cerchia di “familiari”.
- Fare la “pasta”: si tratta di un atteggiamento tipico dei cuccioli che tende a diminuire progressivamente con il passare del tempo, soprattutto dopo lo svezzamento. Il movimento che fanno i gatti da piccoli consiste nel spingere le zampe sul ventre della madre per agevolare la fuoriuscita del latte. Per questo, quando un felino adulto decide di praticare questa attività, sceglierà un caldo piumone invernale, un tappeto o un cuscino imbottito per evocare la sensazione di quando era cucciolo.
Linguaggio del corpo del gatto
Come accade per gli esseri umani, ogni movimento corporeo dei gatti vuole comunicare qualcosa. Scopriamo insieme i principali atteggiamenti associati a ciascuna parte del corpo:
- Muso: un atteggiamento affiliativo molto gratificante è il rubbing o marcatura facciale, che consiste nello sfregare il muso, partendo dall’angolo della bocca fino all’orecchio, su oggetti o persone per rilasciare un segno olfattivo. Un altro comportamento molto comune è il leccare: oltre alla componente igienica, se il micio rivolge questa attenzione a terzi, ha un significato affettivo. Al contrario, una condotta aggressiva è invece data dai morsi, nella maggior parte dei casi sinonimo di nervosismo dell’animale.
- Orecchie: attraverso l’osservazione della posizione delle orecchie del tuo gatto, potrai capire il suo stato d’animo. Le orecchie dritte con le punte rivolte in avanti indicano che il gatto è attento; se invece sono rivolte ai lati, il gatto è teso; quando sono appiattite lateralmente indicano una condizione di difensiva, mentre quando sono ruotate verso la coda, indicano aggressività dovuta alla paura.
- Occhi: anche gli occhi del gatto sono lo specchio della sua emotività. Le pupille dilatate possono indicare sia una sensazione piacevole, sia la presenza di una possibile minaccia (se associate alle orecchie appiattite all’indietro). Infine, se il felino è dominante e aggressivo, avrà le pupille completamente contratte con gli occhi spalancati se il gatto è in uno stato di allarme, o socchiusi quando invece è rilassato.
- Zampe: queste parti del corpo sono usate prevalentemente per lo scratching, meglio conosciuto come graffiatura, usato per lasciare un segnale territoriale. Se se il padrone di un gatto, di certo non gradirai questo atteggiamento che potrebbe rovinare i mobili o il divano della tua casa: attrezza quindi bene tutta l’abitazione con dei graffiatoi.
- Coda: come per tutti gli animali che la posseggono, la coda è un importante indicatore dello stato d’animo. Se il tuo gatto sta camminando con la coda dritta con la punta arrotondata - formando una sorta di punto interrogativo -, significa che ti sta salutando; quando invece muove la coda spostandola in modo deciso, implica è agitazione (anche positiva nel caso stia giocando con altri felini o con il proprio padrone).
Alla luce di queste indicazioni sarà facile comprendere il significato del linguaggio del tuo gatto, individuando il messaggio che ti vuole trasmettere e i suoi stati d’animo.